Aperto il rifugio alpe Fontana
In valle di Prato è nato il sogno di creare un collegamento in quota tra Fusio e il Lago Maggiore che negli anni è cresciuto sino a diventare l’attuale Via Alta Vallemaggia, un itinerario che abbraccia le limitrofe valli Verzasca, Bedretto, Formazza e Onsenone. Purtroppo, a causa dell’incendio che ha portato alla chiusura della Capanna Soveltra, la regione alle pendici del pizzo Campo Tencia si è trovata orfana di una base logistica fondamentale. Per questo motivo, negli scorsi anni è stata proposta una variante che dalla capanna Tomeo conduce a Fusio passando dalla capanna Barone. Due tappe alpinistiche spettacolari e apprezzate che risultano abbastanza esigenti dal punto di vista fisico e dunque adatte ad escursionisti molto ben allenati.
Ora l’apertura del rifugio alpe Fontana, nella sua semplicità ed essenzialità, supplisce a questa mancanza e permette agli escursionisti in transito nella nostra regione di percorrere l’itinerario originale della Via Alta Vallemaggia. Il rifugio è frutto di un restauro conservativo di uno stabile tradizionale promosso dal Patriziato di Prato presso il corte di fondo dell’alpe Fontana, a 1'651 m. Per l’escursionista si tratta di un vero tuffo nel passato: niente corrente, nessuna isolazione, un focolare, acqua corrente e poco altro. La struttura è da subito riservabile online, così come tutte le altre capanne situate lungo i 200 km di itinerario.
Se per l’Associazione Via Alta Vallemaggia è un ritorno alle origini, per l’escursionista vi è la gioia di poter nuovamente immergersi nel mondo alpestre della valle di Prato. Un territorio vastissimo punteggiato dai corti di ben sei alpeggi: Campala, Soveltra, Fontana, C’amp, Larecc e Partüs.
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